Un solerte Segugio, dal singolare nickname “Ora incentro e birra”, ci invita a non sottovalutare il bar “Il Cavatore”, posto nelle immediate vicinanze della omonima statua-simbolo di Catanzaro. Effettivamente confessiamo che lo abbiamo colpevolmente “snobbato” perché rientra in una tipologia di locali di passaggio che apparentemente non stimola una adeguata recensione, anche per le minuscole dimensioni che privilegiano un consumo esclusivamente “volante”. Probabilmente ci sbagliavamo e del resto l’opera dei Segugi è anche quella di scovare e segnalare “tartufi” nascosti e pregiati. Incarichiamo quindi due esperti Cavalieri della Tavola Rotonda di mettere sotto osservazione il Bar “Il Cavatore”, per porre rimedio. La prima cosa che colpisce è l’adesione del locale al circuito del “caffè sospeso”; per chi non la conoscesse si tratta di un’antica e nobile usanza napoletana, secondo la quale gli avventori, magari per onorare una giornata particolarmente felice, dopo aver consumato il proprio, pagavano un secondo caffè a beneficio di chi non poteva permettersene uno, lasciando appunto un “caffè sospeso”. Era poi il gestore del bar a far da tramite tra questo segno di “gratitudine” e il beneficiario bisognoso. Un gesto di solidarietà che salvaguardava anonimato, pudore e dignità, confermando la grande tradizione partenopea e lo specifico senso di comunità. In quanto all’onestà del gestore, provvedeva un’altra peculiarità, ampiamente riconosciuta al popolo napoletano: la scaramanzia; nessuno a Napoli avrebbe approfittato di questa generosità senza il timore di pagarne prima o poi le relative colpe. Una tradizione antica che è stata rilanciata dal noto autore Luciano De Crescenzo, il quale ha ispirato la costituzione della “rete del caffè sospeso” e l’istituzione della “Giornata del caffè sospeso” (10 dicembre). Già questo ci segnala la sensibilità del gestore, sempre riservato e professionale, ma anche gentile e premuroso. Il bar è effettivamente molto piccolo, ma fornitissimo e veramente ben gestito. Si può dire che le sue dimensioni sono inversamente proporzionali al tasso di soddisfazione della clientela. La nostra esperienza ci fa intendere che, non solamente per la posizione centrale e strategica, questo è uno dei locali che lavora maggiormente in città. Dimenticavamo di confermare che il caffè è veramente eccellente, ragione ulteriore per lasciarne uno “sospeso”.

Posizionato in pieno Corso Mazzini, il Bar Mignon rappresenta un passaggio quasi obbligato nella “Monopoly” di Catanzaro. Questo bar, rinnovato internamente da pochi anni, ha il suo asset strategico proprio nello speciale posizionamento, uno snodo naturale lungo la “passeggiata” tipica dei cittadini del capoluogo; tant’è che “vediamoci al mignon” è quasi un’intercalare. La gestione però, pur potendosi permettere di operare negli spazi interni esigui e adatti solo a una consumazione di passaggio, ha ritenuto di voler rinforzare la dotazione del locale attraverso un dehor che, consentendo la classica consumazione seduta “con osservazione del passeggio” inclusa, completa l’offerta e restituisce al Mignon la sua vocazione di bar mediterraneo. Bisogna infatti ricordare, occupandosi di recensioni, che al Sud (per fortuna) i luoghi di consumo alimentare non sono mai semplici locali dove espletare il “mero consumo”, ma si inseriscono, da protagonisti, nella vita sociale e relazionale dei cittadini. I gestori del Bar Mignon quindi, per non sfuggire a questa regola non scritta, hanno ritenuto che la straordinaria location non fosse sufficiente a mantenere il successo ottenuto negli anni, e hanno puntato, da sempre, su un prodotto bandiera: il gelato, che ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e che, soprattutto, ha registrato l’approvazione dei consumatori catanzaresi. Da notare anche la scelta di proporsi, da diversi anni, come punto di riferimento per la prevendita dei biglietti degli spettacoli più importanti organizzati nel capoluogo e non solo.

La Marina di Catanzaro vanta un numero molto alto di attività dedicate al settore bar e gelateria, se non altro per la naturale propensione a degustare un buon gelato vicino al mare o a sorseggiare un caffè o un aperitivo in un tavolino all’aperto con la complicità di un quartiere che, soprattutto in estate, ispira il dolce far niente. Compito di Provincia Golosa è anche quello di segnalare attività meno conosciute e frequentate, capaci di restituire sensazioni di piacere legate a valori concreti, ma anche a percezioni meno tangibili, ma assolutamente fondamentali in un settore così legato al sentire profondo di ogni potenziale cliente. L’aspetto relazionale pesa quanto, se non di più, dell’offerta gastronomica pura, e un buon bar, come un buon ristorante, è innanzitutto un luogo dove si sta bene. Ed effettivamente abbiamo scelto di segnalare il Bar Bausan proprio perché qui si sta bene. Il locale è situato nei pressi della centralissima piazza Garibaldi, in una delle vie (appunto la via Bausan, dalla quale prende l’insegna il locale) laterali che conducono al lungomare. L’attività non dispone di molto spazio e, all’interno, oltre al lungo bancone riservato alla caffetteria e alla gelateria, vi sono giusto un paio di tavolini per la clientela. E’ all’esterno che è più piacevole consumare, magari sfogliando i quotidiani, locali e sportivi, messi a disposizione dalla gestione per i propri clienti, anche se preferivamo la "versione precedente" caratterizzata da un area circoscritta dalle fioriere e dotata di tavolini e ombrelloni parasole, rispetto all'attuale dehor eccessivamente impattante. L’offerta globale è quella classica, caratterizzata da un buon gelato; senza particolari eccellenze, ma anche senza alcuna sbavatura e, lo ripetiamo, il valore aggiunto è costituito da una generale sensazione di benessere, merito senza dubbio dei gestori che svolgono il loro lavoro con professionalità e cortesia, trasferendo inevitabilmente positività e serenità alla propria clientela.

Può una piccola attività, senza una grande storia alle spalle, senza grandi investimenti, ne una clientela consolidata, e soprattutto in un luogo presidiato da una forte e radicata concorrenza, ritagliarsi uno spazio nel settore bar partendo praticamente da zero? E’ difficile, ma possibile se le molteplici variabili necessarie a costruire un’attività di successo viaggiano tutte insieme nella stessa direzione. E’ quello che è accaduto in un piccolo bar in pieno centro a Catanzaro, nelle immediate vicinanze del vecchio Palazzo di Giustizia. La posizione, in via Turco, è favorevole appunto per il flusso qualificato di utenza che transita inevitabilmente in quella zona, ma la concorrenza è radicata nel tempo e sappiamo quanto incide l’abitudinarietà della clientela rispetto alle scelte di bar e ristoranti da frequentare. Il bar è stato comunque rilevato da qualche anno da una persona che ha sempre lavorato nel settore, raccogliendo ovunque stima e apprezzamento, e che ha voluto cimentarsi in proprio. Essendo il locale molto piccolo e di conseguenza adatto ad un consumo veloce al bancone, il gestore ha puntato, da subito, a consolidare l’offerta specifica di ogni bar: l’espresso. E’ qui effettivamente che potete gustare il miglior caffè di Catanzaro, come confermato da un veloce passaparola che ha moltiplicato l’utenza esigente, quella dal palato fine, capace di distinguere una tazzina a regola d’arte da una ciofeca. Purtroppo infatti sempre più spesso, per contenere i costi o per mancanza di onestà professionale, nei bar vengono servite miscele economiche e inadatte, dei veri e propri “purganti”. I primi clienti arrivano nella primissima mattinata, in prevalenza operai, categoria che, un po’ come i camionisti nella ristorazione, fungono da cartina di tornasole rispetto ai valori autentici e concreti offerti. Dopo le otto, studenti, impiegati e molti professionisti transitano da questo bar ininterrottamente fino al primo pomeriggio. Poi il flusso in concomitanza con la chiusura delle attività lavorative decresce. In un secondo momento il bar si è dotato di uno spazio coperto e attrezzato sul marciapiede prospiciente l’entrata, superando il punto debole che lo faceva sottostimare; ora è possibile quindi gustare la stessa offerta anche comodamente seduti. Oltre all’ottimo caffè, è disponibile anche una discreta cornetteria e una valida scelta di panini per la pausa pranzo; il tutto sempre corredato e potenziato dall’ingrediente principe di ogni attività aperta al pubblico: la cortesia.

Punto di riferimento per diverse generazioni di catanzaresi, il Bar Garden ha sicuramente usufruito della posizione strategica al centro dei Giardini di San Leonardo, teatro naturale della gioventù (e non solo) di Catanzaro; luogo mitico, soprattutto per i ricordi adolescenziali, di chiunque sia nato nella città dei tre colli dagli anni sessanta in poi. Ma non è sufficiente la location per raggiungere, e soprattutto mantenere nel tempo, la leadership in un mercato così impegnativo come quello del settore bar. E’ sempre la capacità gestionale a rappresentare la chiave del successo di un locale rispetto alla sempre più numerosa concorrenza. Nel caso del Bar Garden, una gestione familiare giunta alla terza generazione, senza cadute di stile, anzi dimostrando una notevole capacità di coesione, pur nel rispetto delle differenti individualità; un passaggio di consegne perfettamente riuscito. Il Garden, che è anche Tabacchi, Ricevitoria e Punto Servizi, è caratterizzato da una piacevolissima terrazza, leggermente sopraelevata rispetto alla sede stradale. In inverno un bellissimo dehor coperto interamente vetrato consente di consumare godendo della luce naturale in un luogo caldo e confortevole; nella bella stagione, grazie ad un meccanismo telescopico retrattile, la stessa struttura lascia il posto all’ombra degli alberi. Il bar resta aperto ininterrottamente dal mattino presto alla sera, adattandosi alla mutevole clientela presente nei vari orari della giornata. Alle colazioni del mattino, arricchite da una discreta scelta di cornetteria, fa seguito il break di mezzogiorno con un ottimo servizio di tavola calda, affiancato dalla rosticceria e da un’ampia scelta di tramezzini, prodotto simbolo del locale. Nel tardo pomeriggio la sala si trasforma, grazie all’uso sapiente dell’illuminazione, in una raffinata sala da thè e in serata nella location ideale per l’aperitivo. Il servizio, sempre puntuale e cordiale, prosegue per tutta la serata fino al dopo cena. I gestori, sempre presenti, garantiscono un’accoglienza calorosa e personalizzata, senza mai scadere nella confidenza fuori luogo. Fiori freschi sul bancone e igiene ovunque confermano l’attenzione profusa; collaboratori efficienti, sereni e soprattutto stabili da diversi anni, garantiscono sulla solidità, anche imprenditoriale, di questo locale. Completano l’offerta complessiva due monitor, la disponibilità giornaliera di un quotidiano locale per la clientela e un distributore automatico esterno che garantisce il servizio (sigarette, bibite, snack) anche durante l’orario di chiusura del bar. A conferma dell’eccellente livello di gestione, anche la clientela, in tutti gli orari della giornata, appare senza dubbio ottima e in linea con le aspettative generate da questa tipologia di locali. La qualità e la costanza dell’offerta ha “selezionato” nel tempo una clientela trasversale per età, ma omogenea nei comportamenti . Complessivamente il miglior bar di Catanzaro.

Da qualche anno l’insegna Amedeo caratterizza un bar-gelateria che ha saputo in breve tempo conquistare la fiducia di una clientela qualificata e anagraficamente trasversale. Il locale è situato in un centralissimo vicoletto di Corso Mazzini e al suo interno si presenta ben arredato con pannellature e altre soluzioni originali, che si snodano su tre livelli. Una prima saletta per le consumazioni rapide o d’asporto; una seconda con tavolini e sedie e una terza, più interna, attrezzata con divanetti e pouf per la clientela che preferisce consumare in relax. Altri tavoli con ombrelloni parasole sono disposti all’esterno del locale. Completano la dotazione due monitor che trasmettono, con un volume adeguato e mai invasivo, video musicali a ciclo continuo e infine una selezione di quotidiani nazionali, locali e sportivi disponibili per la consultazione. Da segnalare, e non è purtroppo consueto nei pubblici esercizi, la pulizia dei bagni che, lo ricordiamo, è la vera cartina di tornasole con la quale il gestore manifesta la propria attenzione verso la clientela. Punti forti, ascrivibili alla gestione, sono il prodotto, il servizio e l’atmosfera generale. Tra le specialità sicuramente i gelati e le granite, ma il livello dei prodotti è uniformemente stabile in quanto a qualità e freschezza; veramente gradevole l’accoglienza e il servizio, grazie in particolare ai figli di Amedeo, sempre sintonizzati sul buon umore, senza mai essere invadenti o cerimoniosi, qualità e comportamenti estesi agli altri collaboratori, anch’essi validi e premurosi; automatico quindi che questi elementi combinati producano un effetto complessivamente piacevole e un atmosfera rilassata e accogliente. Ci sembra tra l’altro che la clientela, molto varia nella sua composizione, abbia apprezzato e premiato questi sforzi con un flusso di utenza continuo e un passaparola positivo. Se proprio vogliamo trovare dei punti deboli, questi, più strutturali che gestionali, sono individuabili nella carenza di luce naturale che filtra all’interno del locale e nella sensazione di provvisorietà che trasmette lo spazio attrezzato esterno. Elementi appunto dovuti alla localizzazione dell’attività e non a mancanze dei titolari, ma entrambi paradossalmente penalizzano il locale proprio nel periodo estivo, quando tutti noi desideriamo la luce e si moltiplicano le occasioni di consumare un buon gelato all’aria aperta. Il giudizio complessivo non può comunque che essere positivo per questo locale attivo in un settore in cui è difficile conquistare un proprio spazio, ma ancora più arduo è confermare le proprie qualità gestionali con costanza, mantenendo gli standard iniziali. Lo staff del Bar Amedeo ha saputo invece consolidare l’offerta globale e di conseguenza la clientela, nonostante la difficile situazione economica generale e in particolare del capoluogo calabrese e del suo centro storico.

Nel centro storico di Catanzaro, proprio dinanzi al Teatro Politeama di Catanzaro, da anni opera il CAFFE’ DEL TEATRO, gestito da Alfonso Muleo, già stimato Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro ed ex gestore dell’UNO + UNO, storico ristorante – bar – pasticceria, che per anni ha rappresentato il ruolo di salotto buono della città. Poiché indiscutibilmente l’identità di un locale rispecchia quella del titolare, anche nel CAFFE’ DEL TEATRO di via Iannoni, riscontriamo il consueto stile discreto e professionale indirizzato alla ricerca della qualità, in un contesto permeato di igiene, attenzione alla clientela, dedizione al lavoro. Personale sempre gentile e accogliente, privo di quella falsa, fastidiosa e invadente confidenza, che spesso tracima in comportamenti inopportuni e fuori luogo. Un servizio forse limitato da uno spazio, solo una sala interna, che, attrezzato con 4/5 tavolini, appare sacrificato e angusto per il livello complessivo del locale. Tra le specialità spicca un’ottima pasticceria, sicuramente tra le migliori proposte in città, e, in estate le granite; di buon livello anche la rosticceria. Un bar tradizionale, per chi è rimasto disorientato dalle modifiche subite dal settore negli ultimi decenni; di conseguenza alto è il livello della clientela, poiché ogni attività economica diventa autoselettiva attraverso un lento ma inesorabile processo di posizionamento. Grazie alla location è naturale che, oltre alla clientela di passaggio e quella ormai fidelizzata, la maggior parte del flusso di utenza è generato dagli uffici del Comune, non molto distanti, e dal Teatro Politeama stesso, in occasione delle numerose rappresentazioni che vi si tengono nel corso dell’anno. Dovendo dare un giudizio complessivo il locale appare, soprattutto per l’impronta conferita e la professionalità costante della gestione; un punto di riferimento per la clientela esigente, un esempio per chi intende affacciarsi ad una qualsiasi attività che preveda un rapporto con il pubblico e allo stesso tempo un monito per chi si improvvisa in un percorso sempre più impegnativo.

Sul maltrattato Corso di Catanzaro esiste una piccola e storica attività: il Bar Lanzo, un luogo per chi è nostalgicamente affezionato alla Città. Un'unica sala, con la cassa subito a destra e il lungo bancone a sinistra. Un arredo che fa viaggiare nel tempo e restituisce sensazioni perdute. La medesima atmosfera si respira all'esterno, dove pochi tavolini sono penalizzati dalla riapertura al traffico del Corso Mazzini. Il bar infatti aveva recuperato il suo fascino con l'istituzione dell'isola pedonale e ora si ritrova soffocato dalle auto e da un ritmo cittadino che non esalta le sue peculiarità slow. Un bar vintage che gioca le sue carte migliori con il caffè, le granite e, in particolare, con degli ottimi semifreddi. Vi invitiamo a riscoprirlo.