Cari Cavalieri,
Non ci crederete, ma pur essendo catanzarese verace e non disprezzando assolutamente le tradizioni culinarie locali non ero mai stato alla Vecchia Posta e neanche la conoscevo.

Adesso non so se riceverete delle percentuali per questa segnalazione, ma vi devo comunque ringraziare perché mi avete introdotto in un “nuovo mondo”, schiodandomi dalle consuete “putiche” che sono solito frequentare.

Se devo essere sincero, tra i commensali solo io ero un neofita, ma vi sono comunque grato per avermi fornito la giusta formula interpretativa, non tanto sul locale e sulla relativa cucina proposta, quanto sui gestori che senza la vostra chiave di lettura mi sarebbero risultati effettivamente antipatici.

Ho apprezzato anche la vostra capacità di ribaltare (da noi si dice “arrampicarsi sui muri lisci”) una carenza di comunicazione in una scelta nobile e altera; ma, in realtà, se da catanzarese non ero mai stato qui, forse questa politica non è poi così premiante.

Per quanto riguarda il cibo, che poi è, chiacchiere a parte, il vero motivo di entusiasmo o delusione: chapeau.
Oltre il solito morzello (che non piace proprio a tutti) ogni piatto merita il bis. Personalmente metto sul podio le verdure con legumi e le polpette di ogni tipo.
Inspiegabile la chiusura serale.